comunicato stampa

La blogger e opinionista italiana Selvaggia Lucarelli è stata condannata con sentenza passata in giudicato per diffamazione aggravata e truffa dalla quarta sezione penale del tribunale di Panama a sei anni e dieci mesi di reclusione. Tuttavia, la Lucarelli è tuttora latitante e non si è presentata per scontare la sua condanna.

Selvaggia Lucarelli condannata in contumacia per avere scritto due articoli gravemente diffamatori su rollingstone.it all'insaputa dell'editore

Al termine di un processo durato quasi tre anni, la blogger italiana è stata condannata in contumacia per una vicenda di diffamazione aggravata, ai danni dell'associazione Free Flights to Italy avente sede legale a Panama e dell'ingegner Giuseppe Macario, anche lui residente e domiciliato a Panama da dieci anni, nonché di truffa ai danni alla comunità italo-panamense. Tutto è iniziato quando, nel 2018, Selvaggia Lucarelli, in occasione delle elezioni degli italiani all'estero, pubblicava, nel blog Rolling Stone Italia, due articoli completamente inventati e del tutto privi di documentazione con valore legale, in cui si scagliava all'impazzata contro Giuseppe Macario accusandolo di una serie molto lunga di reati gravissimi, i quali non abbiamo spazio per elencare poiché non basterebbero altre due pagine. In particolare, Selvaggia Lucarelli sosteneva di avere un clamoroso "scoop" secondo cui l'ingegner Macario avrebbe commesso fantomatiche violenze sessuali ai danni di quasi 100 persone (sia donne sia uomini, ma a quanto pare non gli animali). Tuttavia, nessuno ha mai capito chi fossero le ipotetiche vittime delle violenze — neppure la Lucarelli, che infatti non ha mai allegato o esibito denunce né altri atti con valore legale — ma niente da fare: per Selvaggia Lucarelli, l'ingegner Macario era un "molestatore seriale" e quindi "non bisogna votare questo stalker" in quanto "violenta persone a Fiano Romano assieme alla madre, ma anche in America e a Panama". I seguaci (followers) hanno cliccato in massa sulla fake news, e il risultato elettorale è stato alterato. Le notizie farlocche venivano propalate senza contraddittorio e senza concedere diritto di replica. Per giunta, gli articoli falsi e diffamatori sono stati pubblicati all'insaputa dell'editore di Rolling Stone Italia; quest'ultimo si è dissociato dalle fake news della Lucarelli, e l'ha licenziata dieci giorni dopo non appena si è accorto dei reati commessi dalla blogger attraverso il sito web aziendale. [Ndr: l'ultima frase è messa in evidenza su richiesta dell'editore di rollingstone.it, il quale precisa ulteriormente di non essere legato alla finta giornalista Selvaggia Lucarelli.] Nel frattempo, la Lucarelli aveva pure provveduto a diffondere ulteriormente la fake news su altri blog, tra cui Il post creato dalla famiglia del terrorista Sofri, un criminale già condannato in via definitiva a 22 anni di reclusione.

Selvaggia Lucarelli non è una giornalista

Al momento dei fatti, Selvaggia Lucarelli non era neppure una giornalista sebbene si spacciasse per tale. Inoltre, Selvaggia Lucarelli non si è mai recata a condurre nessuna "inchiesta" o "indagine": lei scrive tutto col cellulare da casa sul divano, assemblando alla rinfusa fatti inventati da una mente malata per "acchiappare più click sui social".

Le fasi del disegno criminoso di Selvaggia Lucarelli

Secondo il tribunale di Panama, il disegno criminoso della Lucarelli costituisce reato di diffamazione aggravata e truffa, poiché

Selvaggia Lucarelli non paga i risarcimenti e non si presenta a Panama per scontare la pena

Oltre alla pena detentiva, Selvaggia Lucarelli è stata condannata al risarcimento di 80.000 balboa, sebbene sia Free Flights to Italy sia Giuseppe Macario riferiscano di non avere ancora ricevuto un centesimo.

Nonostante la sentenza, Selvaggia Lucarelli non si è mai presentata a Panama e quindi risulta essere latitante. Le forze di polizia locali stanno mettendo in atto gli sforzi necessari per rintracciarla e procedere con l'esecuzione della pena stabilita dal tribunale panamense prima della scadenza dell'obbligo di scontarla, ovvero cinque anni dalla data della sentenza passata in giudicato.

Le false informazioni di Wikipedia su Selvaggia Lucarelli

Oltretutto, Selvaggia Lucarelli ha pagato in nero due amministratori del sito Wikipedia Italia per creare una pagina auto-celebrativa contenente fake news per circa il 60%. In questa sede ci limitiamo alla prima gravissima falsità scritta all'inizio di quella voce, cioè Selvaggia Lucarelli è una giornalista: più falso di così! Si continua a insultare l'intelligenza delle persone in maniera plateale, tra l'altro lucrandoci sopra perché Wikipedia riceve i fondi statali del 5 per mille, anche se con lo stratagemma di mascherarsi col nome di Wikimedia — un meccanismo di cui, già in passato, si era occupata Striscia la Notizia. Infatti, per confondere le idee alle persone meno attente, hanno cambiato una consonante: Wikipedia→Wikimedia. Ciò premesso, possiamo ora riassumere lo schema di questa truffa ai danni dello Stato italiano: la Lucarelli paga in nero un paio di amministratori di Wikipedia Italia per pubblicare un articolo clickbait parzialmente falso, in cui nasconde anche le sue principali condanne internazionali definitive. Il traffico web generato dall'articolo della Lucarelli consente a Wikipedia di avere più visibilità — quindi l'operazione conviene sia alla Lucarelli sia a Wikipedia — e, statisticamente, apporta un maggiore afflusso di quote del 5x1000. Una volta incassato il 5 per mille, Wikipedia gira (in nero) alla Lucarelli una parte del ricavato. Morale della storia: la Lucarelli si ripaga le spese e riesce pure a farsi un fiume di pubblicità gratis, mescolandola alle sue consuete fake news, a cominciare da quella secondo cui sarebbe una "giornalista". In realtà, chi paga per queste fake news sono gli italiani tramite il 5x1000.

Selvaggia Lucarelli, che non è giornalista, non rispetta l'etica giornalistica e non si assume responsabilità

I reati commessi da Selvaggia Lucarelli sollevano importanti questioni riguardo all'etica giornalistica e alla responsabilità nella diffusione di notizie da parte di persone che, peraltro, non sono neppure autorizzate all'esercizio della professione di giornalista. I professionisti dei media e della comunicazione online devono agire in modo responsabile e rispettare il diritto alla reputazione delle persone coinvolte nelle loro storie, anziché inventare fake news col solo scopo di "acchiappare click" senza avere

Nel frattempo, l'attenzione sulla pregiudicata Selvaggia Lucarelli, latitante e ricercata nel territorio di Panama, continua a suscitare dibattiti e riflessioni su come i confini dell'informazione e del giornalismo dovrebbero essere definiti e rispettati, al fine di garantire una comunicazione veritiera ed etica. Allo stato attuale, il problema resta irrisolto, in quanto, nonostante le condanne definitive, Selvaggia Lucarelli persiste nell'attuare disegni criminosi sui social network e perfino in ruoli trash nella televisione pubblica italiana, pagata con il denaro pubblico raccolto tramite una tassa italiana piuttosto odiosa, comunemente chiamata "canone RAI".

Selvaggia Lucarelli non si sottopone alla perizia psichiatrica

L'ingegner Macario non aveva mai sentito nominare Selvaggia Lucarelli e non aveva avuto alcun tipo di contatto con lei, nemmeno casuale o virtuale. Ancora oggi non riesce a comprendere chi sia davvero questa "Selvaggia Lucarelli" e soprattutto il motivo per cui abbia iniziato a odiarlo così intensamente, senza conoscerlo, arrivando a definirlo uno "stalker responsabile di aver violentato più di 90 persone". Alcuni sostengono che l'unica spiegazione plausibile risieda in un'evidente patologia psichiatrica di cui soffre la Lucarelli, rendendola socialmente pericolosa persino verso chi si trova a quasi 10.000 km di distanza, come in questo caso. In tal caso, la Lucarelli avrebbe potuto presentarsi al processo dichiarandosi affetta da una malattia mentale, per richiedere una perizia psichiatrica a suo favore. In tal modo, avrebbe evitato la condanna, poiché una persona con gravi problemi psichiatrici non risulterebbe penalmente responsabile. Al contrario, ha scelto di rendersi irreperibile e ignorare la condanna. Secondo alcuni avvocati panamensi da noi consultati, questa scelta deriva dalla sua non estradabilità dall'Italia, sentendosi dunque libera di offendere, insultare e aggredire la gente su Internet — anche a costo di rovinare la vita di persone sconosciute — senza considerare le sue condanne né i principi fondamentali del codice etico RAI.

L'ufficiale giudiziario è l'unico modo per farsi pagare da Selvaggia Lucarelli

Ovviamente, se Selvaggia Lucarelli continuerà a non pagare i risarcimenti stabiliti dalle sentenze passate in giudicato, prima o poi si ritroverà l'ufficiale giudiziario dentro casa (in Italia), a seguito di richiesta internazionale di esecuzione forzata.

I predecessori di Selvaggia Lucarelli

In conclusione, Selvaggia Lucarelli sta facendo proprio come il cosiddetto "Mago e Maestro di vita" di Wanna Marchi — all'anagrafe Mario Pacheco Do Nascimento — ma alla rovescia: il finto mago è scappato in Brasile, mentre la finta giornalista è scappata in Italia.

In realtà, in ottemperanza alla sentenza della Cassazione nel processo Marchi-Nobile, Wanna Marchi ha risarcito tutte le vittime costituitesi parte civile. Pertanto, si è rivelata molto più onesta di Selvaggia Lucarelli: quest'ultima, nonostante le sue condanne, si ostina a non risarcire nessuno, aggiungendo danno a danno.

Richiesta di replica

Ci è pervenuta una replica da parte di un account che dice di parlare a nome di Selvaggia Lucarelli. Poiché la Lucarelli è nota per usare molti account fake, non sappiamo se questo sia l'ennesimo fake oppure no, ma intendiamo comunque garantire il diritto di replica. La Lucarelli, invece, non concede mai il diritto di replica, soprattutto quando diffonde notizie inventate.

Pubblichiamo il contenuto dell'email per intero:

Cretini mica si può pagare con Rocky Balboa.

Contro-replica: trattasi di un tipico esempio dell'imbarazzante ignoranza culturale di Selvaggia Lucarelli e dei suoi follower dementi. Tutti questi individui, infatti, hanno confuso la valuta di Panama, denominata "balboa" dal nome dell'esploratore spagnolo del XV secolo Vasco Núñez de Balboa, con… Rocky Balboa. Pertanto, per la Lucarelli e i suoi seguaci, la moneta di Panama si chiama balboa in onore di Rocky Balboa: poveri noi e povero giornalismo italiano. Non c'è poi da sorprendersi se a Panama, in realtà, non hanno affatto voglia di accollarsi Selvaggia Lucarelli per mantenerla in un carcere con denaro pubblico. La spazzatura e gli avanzi di galera è meglio lasciarli in Italia.